Trekking a cala luna
Dopo giorni di studio sulla meta è il percorso la decisione finale è la seguente: si cammina sino a cala luna.
L'opzione della mini crociera è scartata per due monitivi: 1.il costo, con Luca non pagante sarebbero 120 euro più eventuali extra come accesso alle grotte del fico etc... 2. L'elevato afflusso di motonavi di vario tipo è indicato come uno degli elementi che più aggrediscono l'aspetto selvaggio e naturale di queste coste.
Certo a piedi vedremo una sola caletta invece che tutte ma forse è il modo più corretto e intenso per approcciare questi luoghi.
Per raggiungere cala gonone da agrustos dove ci troviamo serve un'oretta abbondante. Il proposito è dunque di partire presto... decidiamo però di non metterci fretta così tra preparativi e colazione riusciamo a metterci in macchina per le 8. Nei due zaini, di cui uno è il porta - luca, mettiamo il minimo necessario: due litri di acqua, vettovaglie per il pranzo, un asciugamano, due maschere, il telo multifunzione mozambicano che in questi giorni stiamo usando da tovaglia.
Siamo in viaggio da pochi minuti e parte il lamento del luca, "è un viaggio troppo lungo papà" è poi si trasforma in "voglio il ciuccio" non riusciamo a reggere psicologicamente e quindi viene esaudito: eccoti il ciuccio. Le lagne fortunatamente si placano... almeno sino all'uscita per Dorgali, partono una serie significative di curve e il lamento generico riparte "è una strada troppo lunga, troppo lunga" .... "ma luca stai male?" non facciamo a tempo ad indagare oltre che sentiamo l'inconfondibile rumore di un bambino che vomita. In un attimo tutta la colazione è fuori, ci fermiamo e con Self control procediamo alla ripulitura: io del seggiolino, Silvia del Luca. "Ok siamo pronti a ripartire, dai che manca poco".
Da Dorgali per raggiungere Cala gonne attraversiamo prima una galleria che ci porta dal lato opposto della montagna e subito dopo ci impegniamo in una lunga serie di tornanti che scende verso il mare. Eravamo in dubbio se fare il percorso più interno oppure quello sulla costa. Il primo prevedeva però in aggiunta svariati chilometri di sterrato con la macchina, non era il caso, inoltre era descritto come piuttosto ripido. Vada dunque per il percorso sulla costa, avendo letto indicazioni abbastanza dettagliate su internet procediamo decisi verso il punto di partenza: cala fiuli.
Parcheggiamo sulla strada e ci prepariamo a partire. Il luca subito nello zainetto, c'è un cartello ad inizio percorso che indica 5.6km di cammino, due ore il tempo necessario e consiglia di portare 2lt a testa. Noi ne abbiamo 2 in 5 ma la giornata non è per niente assolata, anzi speriamo che i nuvoloni che occupano il cielo reggano per quanto possibili. Le previsioni danno al più pioggerella.
Si inizia con una decisa scalinata in discesa che porta alla cala. Poi subito una ripida risalita sul versante opposto. Superiamo il bivio che indica le grotte del bue marino e procediamo per cala luna su un sentiero piuttosto roccioso e quasi mai in piano, cosa che entusiasma mari e fra che camminano di buona lena. Sul percorso non siamo i soli in particolare c'è una coppia di ragazzo francesi con cui ci superiamo diverse volte a vicenda.
Passa la prima ora di cammino quasi senza che ce ne accorgiamo, il paesaggio e la natura che ci circonda sono molto belli, tra i particolari più curiosi ci sono dei fiori a stelo alto spuntano senza foglie qua e là, senza preavviso.
Le nuvole intanto insistono sempre più minacciose, da un certo momento in poi sono accompagnate da tuoni in lontananza. Sino a quando avviene l'inevitabile: iniziano le prime gocce e in un attimo arriva uno scroscio intenso... non abbiamo scampo: ci bagnamo completamente. Proviamo a ripararci sotto qualche albero ma sono più arbusti che altro e non riparano molto. Proseguiamo dunque a camminare confidando che è questione di poco e smetterà. Ma non smette. Non è simpatico camminare tra arbusti sotto il temporali, nelle previsioni non c'erano icone di lampi! Speriamo solamente rimangano lontani. Ci fermiamo sotto uno degli alberi più folti anche i ragazzi francesi si fermano poco più avanti. Cosa facciamo si torna indietro? C'è anche un po' d'aria e luca incomincia a dire che ha freddo, poi anche mari e fra. Siamo bagnati fradici. Non abbiamo kway, pensavamo che con qualche goccia non sarebbero serviti e sarebbero stati solo un peso. Cosa fare? Torniamo indietro? Il momento è difficile ma nessuno si dispera. Siamo a poco meno di metà strada probabilmente, se torniamo indietro ci aspettano ripidi passaggi con rocce bagnate e rinunciamo alla meta, se andiamo avanti ci saranno rocce ugualmente bagnate ma arriveremo in spiaggia dove potremo prendere una barca per tornare indietro. Tentenniamo, e nell'indecisione la pioggia perde vigore, ok andiamo avanti, forza!
In effetti ogni tanto arriva qualche colpo d'aria e bagnati come siamo si ha freddo, togliamoci le magliette! "Ma così avremo ancora più freddo!" Obiettano mari e fra... "Fidatevi, fa più freddo solo un poco all'inizio ma poi vedrete che si sta meglio". Non riesco molto a convincerle, ma poi non hanno alternative e seguono il consiglio... Anche a Luca è meglio togliergli la maglietta bagnata, ci fermiamo e Silvia trova che nello zaino il telo tovaglia mozambicano è ancora asciutto: ok Luca tu ti tieni coperto con questo visto che sei fermo e non cammini. Procediamo di buona lena, ormai ha smesso del tutto di piovere e quasi abbiamo la sensazione di asciugarci. Si sta bene ora a "torsolo" nudo, come dice Luca. Siamo contenti di non aver rinunciato, di aver preso coraggio per continuare a camminare in avanti. Camminare nella natura ci rimanda sempre al cammino della nostra vita, ai momenti di fatica, a quando pensiamo che non ce la possiamo fare, e che forse è meglio tornare indietro.
Quanto mancherà alla meta? Difficile dirlo con le pause fatte e i vari rallentamenti a causa pioggia. Squadra qui forse ci siamo illusi i po' presto, il fatto di aver incrociato le dita sperando che ok basta così con la pioggia, non era bastato.
Incontriamo un atleta che viene da direzione opposta verso di noi. Buongiorno ci manca molto ad arrivare. No su poi giu 15 minuti. E' straniero. Poi vede anche mari e fra e mentre dico loro "dai che 15 minuti e siamo arrivati" mi corregge "20 minuti, con i bambini 20 minuti". Marianna mi guarda un po' risentita "bambini? Ma se camminiamo più veloce della mamma!"
Immagini.
Tutti fradici sotto la pioggia senza sapere cosa fare. Ma sorridenti.
Stretti abbracciati sotto un albero per ripararsi dallo scorcio.
I tuoni.
Le discese ripide sulla pietra bagnata.
Luca voglio camminare. Mari dice no che rallentamento.
I polpacci infangati con scarpe, cappellini etc.
Ho freddo, prima luca poi le bimbe. Togliete vi le magliette è meglio
Luca con la tovaglia multi scopo
Silvia con il vestito e mari che dice che non è adatto.
Dicevano percorso facile e piano. ..
All'arrivo ci togliamo scarpe e procediamo verso le grotte ancora pioviggine
Mari si spoglia e si tuffa per lavarsi ma poi esce freddo poi entra franci
Io e franci ci facciamo tutta la spiaggia
Poi ritorno a nuoto. Vedere I pesci che circondano la franci.
Sasso che cade ad un metro da Silvia
Ci spostiamo in grotta più sicura
Non abbiamo nulla di asciutto tranne la tovaglia, solo la mia maglietta asciuga
Bimbi bagno
Ritorno in barca
Pizza
Calcetto sorbetto e nuove conoscenze
